Vitamina D: cos'è, dove si trova e come viene assorbita

Vitamina D: cos'è, dove si trova e come viene assorbita

La vitamina D appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili, insieme alle vitamine E, A e K, con cui condivide paragonabili meccanismi di assorbimento, accumulo ed eliminazione.

Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare di vitamina D e di quanto possa essere utile un giusto apporto per evitare carenze in varie situazioni patologiche e non. Con l’arrivo della pandemia da Covid19 ancora di più: studi recenti infatti dimostrano che la carenza di Vitamina D sembrerebbe associata a stadi clinici di infezione da covid più compromessi e gravi.

La vitamina D appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili, insieme alle vitamine E, A e K, con cui condivide paragonabili meccanismi di assorbimento, accumulo ed eliminazione.

In natura esistono molte varianti (vitameri) con la stessa attività biologica, ma le due più importanti sono la vitamina D2 (ergocarciferolo) e la vitamina D3 (colecarciferolo).

Pochi alimenti contengono quantità apprezzabili di vitamina D: pesci grassi come anguillearinghesardine,salmone selvaggio, le uova e il latte in minima parte. Dunque il contributo alimentare è irrisorio rispetto alle necessità metaboliche dell’organismo. 

Un alimento ricco di vitamina D è l’olio di fegato di merluzzo, che però non è comunemente utilizzato nella nostra attuale dieta mediterranea.

La vitamina D è indicata anche come “vitamina del sole” visto che l’uomo è capace di sintetizzarla a livello cutaneo grazie all’azione fotolitica dei raggi UV sul 7-deidrocolesterolo (molecola sintetizzata a livello delle ghiandole sebacee a partire dal colesterolo). Quindi l’esposizione ai raggi UV può favorire la sintesi di vitamina D, tenendo conto però di alcune variabili importanti come la stagione in cui ci si espone, l’ora del giorno e la latitudine, ma anche la superficie della cute esposta e il tempo di irradiazione.

La vitamina D viene assorbita a livello intestinale, e differentemente delle altre vitamine liposolubili che si accumulano a livello epatico, si deposita nel tessuto adiposo

La vitamina D svolge un importante ruolo nel metabolismo minerale (a livello delle ossa) ed è coinvolta nell’assorbimento del calcio e del fosforo a livello intestinale, inoltre contribuisce al normale funzionamento dei muscoli e a mantenere efficiente il sistema immunitario.

Il fabbisogno di vitamina D varia a seconda delle età, della condizione fisiopatologica del soggetto e dello stile di vita: i LARN (livelli di Assunzione di Nutrienti per la popolazione italiana) variano dai 10 µg (6-12 mesi di vita) ai 15 µg (soggetto adulto, maschio e femmina), fino a un massimo di 20 µg nelle donne di età superiore ai 75 anni. 

Per completezza: rispetto al sistema delle Unità Internazionali (UI), vale l’equivalenza 1 UI = 0,025 µg oppure µg di colecalciferolo = 40 UI

Per verificare che non ci siano deficit, si può effettuare un dosaggio sierico di vitamina D3 attraverso un semplice prelievo di sangue. Nell’ultimo anno e mezzo si sono riscontrate carenze (seppur non patologiche) di questa vitamina anche in soggetti più giovani, probabilmente anche a causa del cambio di stile di vita conseguente al lockdown e alle chiusure successive (smart working, didattica a distanza per gli studenti di tutte le età). Dunque potrebbe essere utile controllare i livelli di vitamina D, secondo parere medico.

L’integrazione alimentare (integratori o farmaci), sia in caso di carenza sia come terapia di prevenzione per l’osteoporosi o la sarcopenia (perdita di massa muscolare), va concordata in ogni caso con il medico di famiglia o con lo specialista.

 

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