Disturbi del Comportamento Alimentare

Disturbi del Comportamento Alimentare

Tra gli innumerevoli danni causati dalla pandemia -su tutti i fronti- negli ultimi 2 anni, si inserisce anche l’aumento esponenziale dei casi di disturbi del comportamento alimentare (DCA).

Anoressia e bulimia, ma non solo. I DCA sono patologie complesse caratterizzate da un comportamento alimentare disfunzionale, associato ad un controllo ossessivo del peso (anoressia, bulimia) o ad una alterata percezione dell’immagine corporea o ad una incontrollata assunzione di cibo (Binge Eating Disorder, ossia disturbo da alimentazione incontrollata).

I DCA coinvolgono circa 3,5 mln di italiani, di cui il 70% in età adolescenziale e preadolescenziale. La Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare dichiara che durante la pandemia c'è stato un incremento del 30% di nuovi casi e una crescita pari al 50% di richieste di prima visita per DCA. L’altro dato molto preoccupante è che l'età media di insorgenza è scesa a 12 anni (fino a qualche anno fa era 15 anni). Si stimano 8.500 nuovi casi ogni anno, con una prevalenza netta delle donne, pari 90% dei casi.

Le cause e i fattori predisponenti che intervengono nello sviluppo di questi disturbi sono sia genetici che biologici, ma anche familiari e psicosociali. Tanto è vero che la familiarità per la depressione o per stati emotivi negativi, la scarsa autostima e il perfezionismo o anche eventi traumatici o avversi (come la chiusura causata dal Covid) possono favorire l’esordio dei DCA.

Una recente ricerca australiana, ha dimostrato ad esempio che i giovani che trascorrono molto tempo su Instagram e app simili sviluppano problemi di immagine corporea e comportamenti disturbati. Tra questi comportamenti i più comuni sono quelli di sottoporsi a esercizi fisici rigorosi o a saltare i pasti per perdere peso o prevenire l'aumento di peso. In particolare è stato visto che il numero di account sui social media e la quantità di tempo trascorso a usarli sono associati a una maggiore probabilità di sviluppare pensieri e comportamenti alimentari disordinati.

Negli ultimi 2 anni, la permanenza forzata a casa e l’isolamento sociale ha incentivato l’uso dei social soprattutto negli adolescenti e nei giovani: il risultato, unitamente ad altre problematiche, è stato aberrante anche sotto il profilo del comportamento alimentare. Gli effetti psicologici e comportamentali risultanti spaziano da una maggiore attenzione (o addirittura ossessione) per il peso, alla paura di ingrassare, al controllo spasmodico delle calorie oppure, al contrario, alla totale perdita di regole alimentari fino ad una alimentazione incontrollata.

A dicembre scorso, il Ministero della Salute ha istituito un fondo di 25milioni di euro, ripartiti in due anni 2022 e 2023, per il contrasto dei Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione. Sul territorio sono presenti centri specializzati per cura dei DCA, ma alcune regioni sono ancora carenti in questo campo.

Si tratta di disturbi complessi, gravi in alcuni casi, per cui è necessario rivolgersi a centri dedicati con uno staff multidisciplinare, dove psichiatri, psicoterapeuti, nutrizionisti, endocrinologi lavorano insieme con strategie condivise.

I campanelli di allarme non vanno mai sottovalutati:

  •   Sensazione di pienezza precoce, mangiare molto lentamente
  •   Eliminare i pasti, eliminazione sistematica e progressiva di alimenti o di gruppi alimentari
  •   Controllo continuo delle calorie
  •  Mangiare continuamente, associare dolce e salato
  •  Eccesso di allenamenti ed attività fisica compensatoria
  •  Isolamento sociale
  •  Perdita di interessi
  •  Atteggiamenti depressi, pensieri negativi
  •  Aumento del controllo ossessivo del peso (pesarsi tutti i giorni, più volte al giorno)

 

Dunque se in famiglia ci si accorge di una o più criticità nel comportamento alimentare di adolescenti o soggetti giovani bisogna agire subito, senza procrastinare. Un occhio attento e sensibile di un genitore potrebbe non essere sufficiente ad affrontare il problema.

Il dialogo accogliente con un familiare o con un’altra figura di riferimento (amico, insegnante ecc.) è di sicuro un punto di partenza, ma rivolgersi ad un esperto -nutrizionista e/o psicologo- diventa necessario per una valutazione attenta e efficace.

 

Centri DCA in Italia Numero Verde: 800 724147

Numero Verde S.O.S. Disturbi Alimentari: 800 180969

D.ssa Concetta Mauriello

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