Alimentazione dei piccoli: gli errori più comuni da non fare a tavola

Alimentazione dei piccoli: gli errori più comuni da non fare a tavola

L’educazione alimentare dovrebbe essere una priorità fin dai primi mesi di vita e dovrebbe poi continuare in tutte le fasi di crescita successive. Questo compito tanto arduo e importante è responsabilità dei genitori (ma spesso anche dei nonni).  Se in un adulto è fondamentale soddisfare i fabbisogni dell’ organismo imparando a scegliere gli alimenti più salutari e a distribuirli in modo corretto nell’arco della giornata, per i bambini diventa necessario e vitale per una crescita armonica e adeguata.

Variando e alternando opportunamente la scelta a tavola è possibile garantire ai nostri figli una dieta equilibrata, che consenta di assumere con regolarità e in quantità sufficienti tutti i principi nutritivi necessari per il loro benessere.

Il passo successivo è personalizzare la giornata alimentare secondo i gusti e le esigenze dei bambini attraverso un menù che non escluda alcun gruppo alimentare, usando sempre due ingredienti fondamentali: fantasia e buona volontà!

La maggior parte dei bambini pranza a scuola e non sempre consuma per intero ciò che viene proposto, quindi gli altri pasti della giornata dovranno essere organizzati di conseguenza.

Legumi, verdure e frutta sono i gruppi alimentari più a rischio.

Ma vediamo quali sono gli errori più comuni e come è possibile evitarli?

poche verdure

> Non sempre sono gradite, ma spesso è solo perché anche sulla tavola degli adulti non ce ne sono abbastanza;  non devono mai mancare, la tavola deve essere sempre colorata! Provate a giocare associando un colore ad ogni verdura (carote | arancio, melanzane | viola, finocchi | bianco)

> Il modo più semplice e corretto è prepararle con un primo piatto, sia a pranzo che a cena. Pasta con zucca o zucchine, riso con spinaci o passati misti.

> L’altra possibilità è inventarsi delle polpette, da cucinare al forno, ad esempio di cavolo o di melanzane, a cui associare uova e/o parmigiano.

troppi salumi e troppe carni

> L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato alcuni alimenti trasformati (carne rossa processata, specie salsicce e salame) come cancerogeni. Se lo sono per gli adulti perché continuarli a proporre ai bambini? In generale anche gli altri salumi (prosciutto, fesa di tacchino) andrebbero ridotti per l’eccesso di sale, altamente nocivo a tutte le età. Stesso discorso vale per i würstel e gli hamburger confezionati.

> Un’alternativa? Burger vegetali fatti in casa con legumi frullati e verdure oppure polpettine di pesce aromatizzate al limone o al pomodoro.

troppi dolci

> Evitare un eccesso di zuccheri è sempre conveniente, fin da piccoli: il mio consiglio è di concedere un dolce solo se è una richiesta del bambino. Insomma mai proporlo come spuntino o a fine pasto se non è una “esigenza”.

> Sempre meglio proporre spuntini con pane, pomodoro e olio o con yogurt magro con frutta o cereali

> Se si ha tempo, l’ideale sarebbe preparare il dolce a casa con la collaborazione dei bambini stessi, usando  prodotti freschi e di qualità; una crostata, dei biscotti di pasta frolla o una torta di mele da consumare a colazione o negli spuntini è sempre la scelta migliore.  In questo modo per i bimbi diventa anche un gioco costruttivo e divertente… e  poi mangiare qualcosa preparato con le proprie mani ha tutto un altro sapore e un altro valore!

poca frutta

> Non stancarsi di proporla sia dopo i pasti o in un qualsiasi momento della giornata

> Evitare succhi dolci ricchi in zuccheri e prediligere le spremute o i frullati, magari trasformati in ghiaccioli colorati da tenere in freezer

 

 D.ssa Concetta Mauriello 

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