Chi ha inventato gli spaghetti, le origini del mangiar sano
C'è una cosa che distingue gli italiani da tutti gli altri popoli: il buon cibo.
La buona cucina, che ha reso il Bel Paese conosciuto in tutto il mondo, predilige soprattutto alcune tipologie di piatti, prima tra tutti gli spaghetti.
Ma quanti conoscono esattamente le origini di questo piatto?
Quanti possono dire di conoscere realmente chi ha inventato gli spaghetti?
Storia spaghetti: tutti i segreti
Sono tante le storie che si nascondono dietro la nascita di questo speciale formato di pasta amato e declinato in tutte le culture del mondo. Ciascuno ha conosciuto una storia diversa e una nazione che nel mondo si è attribuita la paternità di questa nascita.
Tante volte le origini degli spaghetti sono state attribuite ai cinesi.
Molti, per lungo tempo, hanno pensato che gli spaghetti fossero stati importati da Marco Polo al rientro dal suo viaggio in Cina.
In realtà parte di questa che è stata negli anni quasi una leggenda, ha sicuramente delle basi fondate. Col tempo però l'origine degli spaghetti si è costantemente divisa tra culture e società diverse, in contrapposizione costante tra Oriente ed Occidente.
Gli ingredienti utilizzati, il processo di essiccazione esportato dal Mediterraneo, hanno reso gli spaghetti un mix perfetto tra due culture apparentemente opposte, una vera e propria comunione che ha fatto di questo pasto il più conosciuto al mondo.
Scopriamo infatti l'origine degli spaghetti e l’evoluzione in biologico.
Origine degli spaghetti tra miti e leggende
Il primo formato di pasta nasce in Asia Occidentale, nello specifico in un territorio conosciuto oggi come Pakistan.
Gli spaghetti hanno un passato molto particolare; nascono come un cibo di seconda scelta. Pare infatti che fossero inizialmente un semplice prodotto di scarto della lavorazione pastaria, ragion per cui non era considerato un cibo pregiato. La storia degli spaghetti conosce, nel corso degli anni, la popolazione più povera, quella che coltiva frumento.
Pare venissero preparati addirittura per gli inservienti del Sultano del Bahawalpur.
Il loro successo è legato principalmente alla forma. A metà tra la storia e la leggenda, si diffonde il racconto che vede protagonista proprio il figlio del Sultano del Bahawalpur che, in visita nelle cucine del palazzo, resta piacevolmente colpito dalla particolare forma di questa pasta.
È da allora che gli spaghetti iniziano a farsi spazio e a risalire gli alti gradini sociali fino ad arrivare nei piatti della famiglia reale.
Il racconto vuole inoltre che la forma apparentemente bizzarra di questa pasta, ricordasse i soldati del regno. Secondo la leggenda infatti, il nome spaghetti deriva proprio dal termine "sipahee" ossia soldati. Il nome iniziale degli spaghetti si trasformò poi in "spahi", termine italianizzato in spaghetti.
Gli spaghetti iniziarono ad incuriosire l'intero mondo dell'Oriente e dell'Occidente in pochissimo tempo.
Diffusione degli spaghetti nel mondo
Gli spaghetti si sono diffusi velocemente in Italia e nel mondo. Nello specifico, l’origine degli spaghetti nella penisola, ha visto come complici il gusto inconfondibile e la forma unica di questa pasta. Gli spaghetti sono arrivati in Italia facendosi spazio tra altri formati. Probabilmente la loro diffusione in Italia è davvero molto antica.
Ma è solo nei primi anni del 1800 che il termine spaghetti arriva nel Dizionario della lingua italiana e diventa il pasto principale della cucina partenopea.
È proprio a Napoli che gli spaghetti assumono il ruolo di uno dei piatti più amati dagli aristocratici e dal popolo.
In quel periodo infatti, proprio nel Regno di Napoli il grano viveva un momento di buon mercato. La pasta divenne improvvisamente un prodotto accessibile per tutti soprattutto quando, per motivi religiosi, non si poteva consumare carne.
Famosa infatti la passione di Re Ferdinando IV di Borbone nei confronti di questo piatto.
Nonostante la storia contesa tra più popoli, nonostante la contaminazione di varie culture, gli spaghetti restano oggi uno dei simboli dell'italianità nel mondo, il piatto iconico della tradizione mediterranea. Tutto questo grazie all'infinito talento dell'arte italiana che ha reso questo formato di pasta un vero e proprio punto di riferimento.
Quella che genericamente veniva definita pasta lunga, oggi può essere catalogata in diverse tipologie di formati che ricordano proprio gli spaghetti nella forma ma che si differiscono da questi per ingredienti e formato.
Quella che più comunemente si definisce pasta lunga, si differenzia nella linea Bioitalia in:
● spaghettoni;
● spaghetti integrali;
● spaghetti senza glutine;
● spaghetti tricolore;
● spaghetti di grano duro.
Tutti questi formati hanno contribuito negli anni a perfezionare quella che in tutto il mondo è conosciuta come l'alimentazione italiana. Se si parla infatti di un piatto con gli spaghetti al pomodoro, non si può ormai non far riferimento alla Campania e in generale allo stile italiano che contraddistingue il mangiar sano.
Lo stesso che ha portato negli anni alla nascita dello spaghetto biologico. Le origini degli spaghetti sono davvero interessanti e ricche di storia e leggenda.
Ed è proprio grazie a questa storia che parliamo oggi di spaghetti come piatto iconico, uno di quelli più amati e imitati in tutto il mondo.
Una cosa è certa, gli spaghetti biologici sono perfetti in tutte le occasioni: per una cena a casa con gli amici, per un pranzo formale, per un appuntamento romantico. Sono tante le tradizioni e le storie che circondano questo piatto: cuocere gli spaghetti in un modo piuttosto che nell’altro, impiattarli al meglio. Fatti con il sugo, al profumo di mare o a quello di montagna, noi italiani li amiamo in tutti i modi, ancor meglio se biologici.